Sentieri: Perdersi e ritrovarsi

Una volta o l’altra, l’interrogativo può farsi inevitabile: l’immagine tradizionale di Dio, che era propria della giovinezza, sparisce, l’uomo incontra Dio.
Non è possibile schivare, piegare in un vicolo laterale, nascondersi, incollare gli occhi su di una vetrina.
Ciascuno dei due ha scorto l’altro; la seconda questione ora è se si debba salutare o no.

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Dio può sembrare un sogno impossibile direbbe il bruco del racconto oppure Dio è un amico che potrebbe mostrarsi nemico, ci griderebbe Saul.

Altre volte non è né sogno, né amico, né nemico: è il dimenticato.
Dimenticato da chi credeva di averlo incontrato. Ti imbatti nel suo mistero, forse hai un attimo in cui ti appassioni, poi scende l’inverno e nel gelo di un rapporto scomparso, dimentichi e vivi come se non fosse mai stato.